Aerosmith - TOYS IN THE ATTIC - Disco in vinile - Stampa giapponese - 1975

5 EUR

Tra il 1975 e il 1976 gli Aerosmith sfornarono due autentici capolavori che segnarono in modo significativo l'evoluzione del movimento hard rock americano. Mi riferisco a Toys In The Attic e Rocks, album che rappresentano indubbiamente l'apice assoluto raggiunto nella carriera della band americana. Ancora oggi, dopo tanti anni, il dibattito è ancora aperto: qual è il migliore dei due? Difficile da dire. Personalmente li ascolto entrambi ormai da decenni e sempre molto volentieri, nella consapevolezza che la loro bellezza intrinseca è costituita dall'ottima qualità dei singoli brani, autentiche perle che non stancano né stancano mai.

Le premesse per il salto di qualità c'erano tutte perché sia l'album d'esordio del 1973 Aerosmith che il successivo e più aggressivo Get Your Wings erano già di buon livello, ma è con Toys In The Attic che la band entra impetuosamente nell'olimpo del rock. Il particolare titolo dell'album (tradotto significa giocattoli in soffitta) è un tipico modo di dire inglese per riferirsi alla follia. Nove composizioni che tendono via via ad allontanarsi dalle forti influenze dei gruppi britannici, in particolare Led Zeppelin, Yardbirds e Rolling Stones, per acquisire una propria autonoma fisionomia. Parte alla grande grazie alla title track frenetica e ruvida, con il suo riff spettacolare e un drumming davvero eccellente; la successiva Uncle Salty è strutturata su un mid tempo in cui la vocalità dell'istrionico Steven Tyler si erge ad assoluto protagonista, oltre al notevole lavoro al basso di Tom Hamilton; Adam's Apple è un mix ispirato di rock'n'roll e blues, ma l'apice del piatto è Walk This Way, probabilmente la canzone più conosciuta della band di Boston (credo sia impossibile non canticchiarla ascoltandola): il lavoro di chitarra di Joe Perry è sublime e Tyler canta al limite della perfezione (anni dopo verrà riproposta insieme al gruppo hip-hop Run DMC); Big Ten Inch Record, scritto da Fred Weismantel, è un convenzionale boogie blues anni '50 impreziosito dal suono del pianoforte di Scott Cushnie; altro brano da incorniciare è Sweet Emotion, dotato di una mirabile linea di basso e di un fraseggio di chitarra rock, caratterizzato da un incedere ipnotico e travolgente: la voce di Tyler è ammaliante (da segnalare anche la presenza dello special guest Jay Messina alla marimba basso); No More No More presenta un ritornello orecchiabile e un bellissimo accompagnamento di pianoforte, sempre fornito da Cushine; la grintosa, un po' monotona a dire il vero, Round and Round risente ancora molto dello stile del gruppo Page/Plant, rimane una buona canzone, anche se inferiore alle altre del lotto; chiude degnamente il disco la malinconica You See Me Crying, una delle ballate più belle create dagli Aerosmith nella loro luminosa storia artistica.

Toys In The Attic ha raggiunto l'undicesimo posto in America ed è una vera e propria pietra miliare dell'hard rock a stelle e strisce, un album estroso, pieno di idee e fantasia: una musica che definire immortale è riduttivo. Chiudi

Luogo: Lazio - Latina

Aggiunto a 17 giorni fa e scade il 8 December
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