Aldo Palazzeschi
POESIE
Chi sono? - Le mie ore - Paesi e figure - Intermezzo - Al mio bel castello - Cittadino
Milano
Giulio Preda Editore
1930
In-16° (180x115mm), pp. 400, brossura editoriale con titoli in nero al dorso e al piatto anteriore con vignetta, paratesti al posteriore. all'antiporta ritratto di Palazzeschi protetto inciso all'acquaforte da Anselmo Bucci. Collana Raccolta Poetica Preda, Volume 1 che inaugura la collana. Copia N° 431/999, appartenuta all'eminente critico letterario Giuseppe Susini (vedi firma di possesso, presente nella prima carta bianca). Attorno al Susini, autore anche di un bel saggio sulla poesia, ruotavano moltissime poeti come Alfonso Gatto, Leonardo Sinisgalli, Libero de Libero, Sibilla Aleramo, nonché lo stesso premio Nobel Salvatore Quasimodo con cui c'era un forte legame di amicizia come testimoniato dal loro epistolario. Ottimo esemplare. Prima edizione di questo florilegio racchiudente 102 poesie già edite in altre raccolte e una inedita. Cfr. Spaducci, pag. 207. Gambetti-Vezzosi, p. 610: Non comune e molto ricercato.
Aldo Palazzeschi, pseudonimo di Aldo Pietro Vincenzo Giurlani (Firenze, 2 febbraio 1885 – Roma, 17 agosto 1974), è stato uno scrittore e poeta italiano, uno dei padri delle avanguardie storiche.
Inizialmente firmò le sue opere con il suo vero nome, e dal 1905 adottò come pseudonimo il cognome della nonna materna, appunto Palazzeschi. Dalla seconda attività conseguì una ricca produzione letteraria che gli diede fama di rango nazionale, ma anche internazionale.
Palazzeschi, anche se nelle varie fasi della sua lunga attività di scrittore si è accostato ai movimenti contemporanei, ha sempre mantenuto la sua individualità e una particolare fisionomia. Anche quando egli, in un primo tempo, riprende i motivi crepuscolari e, in seguito, quelli futuristi, mantiene la sua originalità. I temi crepuscolari da lui ripresi sono infatti privi di languori eccessivi: se Palazzeschi ne ricalca certe situazioni, sostituisce però lo scherzo al sospiro e contamina il tono elegiaco con la presa in giro che conferisce alle sue liriche il carattere di divertimento.
Analoghe considerazioni valgono per l'adesione di Palazzeschi ad altre correnti. Lo scrittore seguirà come detto per breve tempo il movimento futurista e nel dichiarare ufficialmente sulla rivista Lacerba, nel 1914, che non si considerava più un futurista dichiarerà apertamente la sua vocazione al gioco della fantasia e al riso: «bisogna abituarsi a ridere di tutto quello di cui abitualmente si piange, sviluppando la nostra profondità. L'uomo non può essere considerato seriamente che quando ride [...] Bisogna rieducare al riso i nostri figli, al riso più smodato, più insolente, al coraggio di ridere rumorosamente...». Questo atteggiamento fa sì che in Palazzeschi si ritrovino i temi e i toni più vari: dall'immagine più onirica alla risata beffarda, dal divertimento funambolesco alla canzonatura che non esclude, comunque, un che di affettuoso e completamente estraneo al futurismo.
Nel 2024 ricorre il 50° anniversario della sua morte, avvenuta nel 1974. Occasione da non perdere.
Le foto sono parte integrante della descrizione. Optando per un servizio veloce e sicuro, il costo di spedizione potrebbe aumentare per alcuni paesi e destinazioni. Chiudi
Luogo: Sicilia - Caltanissetta
Aggiunto a 27 giorni fa e scade il 25 November
ID annuncio: 581133
[ ]
51 visite