ANTICO SIGILLO IN ARGENTO, BACHELITE, PIETRE E MADREPORA, NEPAL, XX SECOLO.

195 EUR

Antico raro Sigillo cerimoniale in Argento (lamina), grossa sfera di pseudo-Ambra (Bachelite), pseudo-Turchesi (Pietre dure di colore turchese) e Madrepore, Tibet o Nepal, prima metà del XX secolo.

Questo inusuale manufatto artistico e del tutto artigianale, con tutta probabilità un oggetto cerimoniale e devozionale da tavolo, è composto da un corpo interno di metallo interamente rivestito da una sottilissima lastra di argento sbalzato e cesellato. L’analisi con il liquido di contrasto (Red Test) ha stabilito inequivocabilmente la presenza di argento ad alto titolo in ognuna delle parti metalliche del Sigillo.
La ricchissima decorazione a sbalzo (partendo dalla base e salendo verso la sommità) raffigura tre degli Otto Simboli di Buon Auspicio (Astamamgala) tipici dell’arte decorativa buddhista: in questo caso trattasi del cosiddetto Nodo Infinito (o Nodo Gordiano), della Conchiglia e della Coppia di Pesci, raffigurati quali medaglioni nel mezzo di un’intricata fittissima decorazione a motivi vegetali, come per esempio la corolla di petali lotiformi che circonda la base, emblema di purezza. Nel mezzo di tale complessa iconologia decorativa di matrice buddhista, spiccano in netto rilievo tre gemme di Madrepora di taglio grezzo rotondo e tinta naturale rosso mattone il cui castone è saldato ed applicato alla lastra d’argento sottostante.
Nell’elemento bombato di raccordo tra la parte sottostante e quella sommitale, anch’essa rivestita da lastra d’argento e fittamente decorata a fiorami e motivi vegetali, spiccano tre Pietre dure di colore turchese e di taglio rotondo cabochon il cui castone è parimenti applicato e sporgente dalla superficie sbalzata.
Il cono (o coppa) superiore è decorato con figure di animali non bene identificati (forse una Lepre e una Pecora?), intercalati da piante e frutti apparentemente commestibili, il tutto sempre avvolto da un’intricata decorazione a carattere vegetale.
La sommità, infine. È costituita da una grossa sfera di pseudo-Ambra o Bachelite, ancorata alla parte sottostante da tre fasce di lastra d’argento minutamente cesellate a foglie o petali saldate tra loro e coronate da un'altra gemma di Madrepora taglio rotondo cabochon incastonata alla sommità del prezioso manufatto.
La base circolare di appoggio è incisa nel metallo che costituisce l’anima del manufatto e costituisce il Sigillo vero e proprio, un mandala entro doppio cerchio puntinato con un circolo più piccolo al centro circondato da motivi a petalo o a nuvole.

A??ama?gala o a??amangala, gli Otto Simboli di Buon Auspicio (dal sanscrito a??a, otto e ma?gala, di buon auspicio), è un insieme di simboli del Buddhismo indiano, diffusi anche in Tibet e, più raramente, in Asia Orientale. Gli a??ama?gala traggono la loro origine dal mondo culturale indiano dove gruppi di oggetti simbolici venivano associati alla figura del sovrano e alla sua regalità. Nel Buddhismo sono associati a diverse qualità e princìpi.

Questi sono:

1. Conchiglia: la conchiglia bianca con spirale in senso antiorario nasce in ambito indiano come attributo di Vishnu. Nel buddhismo rappresenta, intendendola per le sue virtù sonore se usata come strumento a fiato, la melodia pervasiva del Dharma di Buddha, che sa adattarsi alle capacità ricettive di ciascun essere.
2. Nodo infinito: il nodo infinito rappresenta l'intreccio insolubile della Saggezza e della Compassione, e della ??nyat? con la Prat?tya-samutp?da.
3. Coppia di pesci: i due pesci rappresentano la mancanza di paura, la capacità di sapersi muovere nell'oceano di sofferenza (du?kha) del Sa?s?ra, consci della via che conduce alla salvezza, mok?a.
4. Loto: il loto rappresenta la purezza originaria, per la sua capacità di fiorire in acquitrini melmosi senza aver traccia di impurità sui suoi petali. Le rappresentazioni iconografiche del Buddha e dei Bodhisattva sono quasi sempre assise su fiori di loto aperti.
5. Parasole: il parasole ha la funzione di baldacchino: viene utilizzato nelle processioni cerimoniali per proteggere dagli agenti atmosferici quanto viene portato di più sacro. Rappresenta quindi la capacità di protezione che si ottiene prendendo rifugio nel Triratna.
6. Vaso: il vaso ha molteplici significati: come vaso per l'acqua è uno dei pochi beni di cui un monaco buddhista possa avere possesso personale; inteso come vaso del tesoro in India era simbolo di longevità, salute, ricchezza; come simbolo della ??nyat? è utilizzato per le iniziazioni nel Buddhismo Vajray?na.
7. Ruota del Dharma: Dharmacakra. Il termine sanscrito Dharmacakra è il simbolo della religione buddhista. Nel momento in cui, nel Parco delle Gazzelle a Isipatana vicino a V?r??as?, il Buddha ??kyamuni rivela ai suoi primi discepoli le Quattro nobili verità, secondo la tradizione buddhista egli mette in moto la Ruota del Dharma o dharmacakra.
Questa "ruota" è, nella precedente iconografia indiana, un'arma sacra, segnatamente di Indra. Essa è messa in moto (lanciata) dal Buddha ??kyamuni per colpire gli ostacoli, gli errori, gli attaccamenti che impediscono all'uomo di raggiungere il Nirv??a; come un'arma, questa "ruota" (cakra) "colpisce" da uomo a uomo, da paese a paese, da era storica a era storica con gli "insegnamenti" (dharma) del Buddha ??kyamuni.
8. Bandiera della vittoria: la bandiera della vittoria in ambito induista rappresenta Kamadeva, ragion per cui nel buddhismo diventa simbolo della vittoria su M?ra, sulle illusioni. Un tempo utilizzata in India come bandiera militare attualmente è diffusa sui tetti dei monasteri del Tibet.

Oggetto cerimoniale e liturgico di grande fascino interamente realizzato artigianalmente e lavorato a mano. Epoca prima metà del XX secolo, ormai introvabile. PEZZO RARO E PREZIOSO!

DIMENSIONI

Altezza cm. 14 circa.
Larghezza e diametro Ø cm. 7,6.
Peso grammi 360.

€ 195 + 20 spese invio tramite Corriere DHL con tracciamento del pacco. Disponibili altre foto su richiesta, mediante mail. Chiudi

Tel: 3474515616

Luogo: Piemonte - Torino

Aggiunto a 24 giorni fa e scade il 29 July
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