Dello eccellentissimo oratore messer Bernardino Corio Milanese.
Historia cotinente da lorigine di Milano tutti li gesti, fatti e detti preclari, e le cose memorade milanesi.
Milano - 1520 -
Agostino da Vimercate per Giovanni Giacomo Da Legnano & fratelli
(12) p.
Sign. A6
In folio grande - 38,2 X 27 cm.
EDITIO PRINCEPS DELLA PRIMA CRONACA DELLA CITTÀ DI MILANO IN VOLGARE ITALIANO, COMPOSTA DALLO STORICO BERNARDINO CORIO, discendente di una celebre famiglia milanese che servi’ gli Sforza per oltre 250 anni.
RARISSIMA EDIZIONE ORIGINALE ED UNICA VERAMENTE COMPLETA, poiché molti passi dell’ opera furono soppressi nelle edizioni successive a causa di alcuni giudizi negativi sui Duchi milanesi, i quali ordinarono anche la distruzione degli esemplari impressi.
Nel 1520 i Da Legnano rilevarono il torchio di Minuziano, acquisendo le poche copie rimanenti dell’ Historia.
L’ opera fu quindi nuovamente commercializzata dai Da Legnano, prima con
l’ aggiunta di una tavola cronologica, e poi con un nuovo fascicolo (A6) comprensivo di un frontespizio più attraente (vedi foto) e di una nuova tavola cronologica (vedi foto) stampata da Agostino di Vimercate, il prolifico tipografo attivo a Milano tra il 1517 ed il 1524.
IL PRESENTE ESEMPLARE COMPLETO QUINDI,
per le suddette motivazioni, NELLA DEFINITIVA STESURA, APPARE ESTREMAMENTE RARO DA REPERIRE.
ADAMS C-2632
STC italiano 198
MORTIMER 138
Un unico esemplare, contenente come nel presente i 2 frontespizi e le 2 parti complete, ma con legatura ottocentesca in cartonato, proposto da importante libreria ad € 14.500.
L’ opera, in sette parti, e’ la più importante storia di Milano, dalle origini alla fuga del Moro in Germania, ed anche la principale del Corio.
Precedono il testo una lettera di Giuseppe Cusano ai lettori, la prefazione, che si rivolge al cardinale Ascanio Sforza, il De laudibus historiae, al medesimo, e la Defensionale historiae.
Seguono il testo alcune testimonianze in favore
dell’ opera.
Impreziosiscono il testo tre belle e grandi illustrazioni xilografiche: la rappresentazione allegorica della Virtù che sostiene gli stemmi di Corio e degli Ascanio (folio a3V), il celebre ritratto, ripetuto due volte, di Corio nel suo studio, con in basso due versi del Dolcino (fol. a4v e aa1v) ed un’ altra bellissima rappresentazione
dell’ autore in giovane età (fol. f3r) recante il suo stemma.
Secondo Samek Ludovici, la prima illustrazione a piena pagina, e soprattutto la sua elegante ed elaborata cornucopia, si riferisce alla cerchia di Leonardo Da Vinci e collega anche lo sfondo del ritratto di Corio alla tecnica dello sfumato di Leonardo.
Il contorno del ritratto invece ha echi ferraresi e suggerisce l’ influenza di Andrea Mantegna.
Per celebrare la dinastia dei Visconti e la sua continuazione da parte della famiglia Sforza, Ludovico il Moro (1452/1508) si sforzò di agevolare il lavoro di Corio.
Nel 1497 ordino’ alle autorità civili e religiose della Valtellina e di Como, di consentire allo scrittore l’ accesso ai propri archivi e biblioteche.
Parte dei documenti furono trasferiti in una confortevole casa alloggio, mentre i volumi che necessitavano di una consultazione più approfondita furono trasportati a Milano.
Ludovico mise a disposizione di Corio anche un assistente, Francesco Bianchi, e sostenne la sfida con la somma 50 Lire.
Il 15 luglio 1503 si concluse la stampa, curata personalmente dall’ autore, e la Historia venne finalmente alla luce.
I documenti d’ archivio confermano che fu
Gian Francesco Gallarate a sostenere la stampa delle 1200 copie, con l’ intenzione di venderle in una sola volta.
L’ ordine di soppressione delle copie stampate, da parte di alcuni Duchi milanesi risentiti per giudizi negativi a loro attribuiti nell’ opera del Corio, fece fallire il tentativo.
I Da Legnano quindi, rilevando la stamperia di Minuziano, ricommercializzarono nel 1520 le poche copie rinvenute della precedente Historia del Corio, con l’ aggiunta di un secondo frontespizio (vedi foto) con data postuma (1520) ed un nuovo fascicolo (A6 vedi foto) con stampa Agostino da Vimercate, nella rarissima edizione definitiva.
Bellissima legatura dell’ epoca, probabilmente appena postuma, in piena pergamena rigida, con antico manoscritto di titolo ed autore al dorso a tre nervi.
Interni perfettamente conservati, con robuste e freschissime carte, e stampa ad ampi margini.
Eccezionalmente conservati anche i due frontespizi e le grandi xilografie nel testo.
Ex libris coevo di appartenenza, sbiadito, al frontespizio incorniciato.
Ottima veste tipografica con testo impresso a 52 linee e grandi spazi per capilettera.
Antico capolettera cartaceo applicato nello spazio corrispondente alla sesta parte ( vedi foto).
Negli spazi relativi ai capilettera delle parti 2, 5
e 7, tracce di colla dovute a distacco dei capilettera cartacei anticamente applicati.
Intonsi gli spazi 1, 3 e 4 (vedi foto).
Numerose annotazioni, segnature e manicule coeve nel testo, con carte lievemente rifilate che lambiscono parte delle postillature coeve.
Fasce di rinforzo , con integrazione cartacea marginale, su carta coeva, al taglio esterno, nell’ ultima parte del testo (fasc. aa/ff - vedi foto).
Colophon al recto dell’ ultima carta.
Si segnala strappo a carta e5, con professionale integrazione cartacea su carta coeva, riportante elegantissimo e minuziosissimo antico manoscritto in sostituzione della parte di testo mancante (vedi foto recto e verso).
Piccoli strappi inoltre a carta a2 e carta a7.
Numerazione manoscritta coeva alle pagine del Repertorium (vedi foto inizio testo).
Doppie sguardie anteriori e posteriori, probabilmente appena postume, ben conservate.
Stimata e pregevolissima prima storia di Milano e dintorni, assolutamente completa ed originale in ogni sua parte.