Nella mitica Nofi di tanti racconti di Rea, nel remoto medioevo degli anni precedenti l’ultima guerra mondiale, in un umile basso del miserabile quartiere del Bùvero, ha inizio l’educazione sentimentale di Miluzza, l’adolescente poco più bambina, protagonista di questo romanzo. Disgrazie della virtù e fortune di vizio, in un pezzo del mondo fra paradiso ed inferno perduto, incrociano trappole del suo impervio cammino. Ma Miluzza, che è pura vita, puro istinto, puro candore alla deriva, le attraversa tutte con intrepida innocenza.