Florenzio - Summe Maioris Beati Antonini - 1521

415 EUR

ANTONINO, UMANISTA FIORENTINO, PALADINO DI DANTE E CONTRARIO AL SUO ESILIO
Le pagine dell'opera riportano estratti delle cronache di Antonino, composte tra il 1440 e il 1459, che offrono una preziosa visione del pensiero dantesco nella Commedia e nella Monarchia. Il libro affronta anche la condanna di Dante e il suo esilio, fornendo giudizi critici sulla sua opera.
Il Beato Antonino Florenzio, conosciuto anche come Antonino da Firenze, nato nel 1389 e eletto arcivescovo di Firenze nel 1446, si distinse per la sua notevole spiritualità e il suo coinvolgimento nella cultura umanista fiorentina.
COPAC. non in Adams; Graesse1, p. 154. Panzer, VI, 188, 97.
In vendita online a 2.200 euro.

CONTENTS
Antonino, nella sua notevolissima spiritualità, non sosteneva posizioni radicali o intransigenti come quelle sostenute in seguito dal suo confratello Savonarola, anzi fu un personaggio pienamente inserito nella cultura umanista fiorentina, che declinò nel governo cristiano della città e nella sua azione pastorale: riorganizzò le istituzioni caritative, indirizzandole ciascuna verso un preciso compito, affinché potessero al meglio specializzarsi con risparmio di energie e di mezzi, con le cosiddette Compagnie di Dottrina: lo Spedale degli Innocenti per i fanciulli, gli orfani e i trovatelli, la Compagnia dei Buonomini di San Martino per i poveri "verghognosi", ovvero per i benestanti caduti in disgrazia, la compagnia per l'assistenza dei sacerdoti anziani (presso l'Oratorio di Gesù Pellegrino).

Antonino Pierozzi noto anche come Antonino da Firenze, della famiglia Pierozzi, nacque a Firenze nel 1389. Dotto domenicano, particolarmente versato negli studi giuridici e storici, nel 1446 venne da Eugenio IV eletto arcivescovo di Firenze. Morì nel 1459. Nelle sue cronache, composte tra il 1440 e il 1459, e diciassette volte stampate tra il 1484 (a Norimberga) e il 1586 (Lione), più volte parla di Dante, riferendo notizie biografiche ed esprimendo giudizi sul pensiero dantesco nella Commedia e nella Monarchia.
Menziona la condanna di D., asserendo che egli fu esiliato per l'invidia che si era attirata durante il Priorato; a c. 264, 2d ricorda l'assemblea dei Bianchi ad Arezzo nel 1303, sottolineando la presenza di Dante e del padre del Petrarca.

Rimprovera a D. due errori: " 1° de limbo puerorum non tangit; 2° antiquos sapientes... describit esse in campis Elysiis "; e interessantissima la replica a coloro i quali cercavano di difendere Dante sostenendo che il Limbo della Commedia è immaginazione puramente poetica: "nec sufficienter defendunt eum qui dicunt istud non sensisse, sed ut poetam finxisse secundum opinionem aliquorum, quia cum liber ille sit in vulgari compositus et a vulgaribus frequentata lectio eius et idiotis, propter dulcedinem rythmorum et verborum elegantia, nec sciant discernere inter fictionem et veritatem rei, facile possunt credere esse talem statum in alia vita, quem fides Ecclesiae reprobat".
Ai precedenti errori aggiunge poco dopo anche quello d'aver condannato papa Celestino V "quem Ecclesia veneratur et miratur de humilitate".

CONDITION REPORT
Legatura coeva in piena pergamena. Incisione in legno dello stampatore al titolo, firma di possesso coeva, 4z8 strappo chiuso sul bordo superiore (testo intaccato, nessuna perdita), piccole tracce di tarlo sparse, soprattutto al margine senza perdita di inciso, bordo superiore leggermente rifilato, titolo manoscritto in inchiostro al dorso. Carte CCCXXXV nn. interni freschi e ben incisi, carta biacna e inchiostri brillanti.

FULL TITLES & AUTHORS
Quarta pars totius summe maioris beati Antonini.
Parigi, André Bocard per Jean Petit, 1521.
Antonino Florenzio, santo Chiudi

Luogo: Lazio - Frosinone

Aggiunto a 2 giorni fa e scade il 31 October
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