GodwinSisme - The Organ - - Chitarra elettrica - Italia - 1976

1.250 EUR

Per descrivervi questo spettacolare esemplare ho usato lo scritto di Lorenzo, dal sito " CLASSIC 2 VINTAGE" Ho scelto questa accurata descrizione perchè è lo scritto che meglio spiega la storia della THE ORGAN. Alcuni frammenti sono stati da me rivisti per adattarli allo stato in cui si trova il mio strumento.
Ad un certo punto la magica follia tecnologica degli anni 60 partorì il suo “mostro”: dopo che Bob Murrell ebbe presentato i suoi primi esperimenti e la Vox ebbe pensato bene di trasferire il modulo sonoro del suo organo Continental dentro il corpo di una chitarra Phantom VI, altri furono gli esempi che seguirono e tra i vari non si può non menzionare il progetto probabilmente più affascinante e tecnicamente meglio riuscito, la Godwin The Organ. Prodotta nella metà degli anni 70, sicuramente lo strumento prodotto per Godwin/Sisme è quello più affascinante della famiglia delle chitarre riproducenti suoni di organo. Vera antesignana del guitar synth, la The Organ vede la genialità Italiana spingersi al suo massimo: ogni tasto del manico, diviso in 6 segmenti, aveva collegamenti elettrici in modo che quando entravano in contatto col la corda si otteneva lo stesso effetto dello spingere un tasto su un organo, il contatto elettrico si chiude e la nota suona perfettamente e senza possibilità di errore. In questo la Godwin non ha rivali: nessuna latenza o sfarfallio dovuto ad un pessimo tracking (tracciamento della nota), difetto presente in quasi ognuno dei primi guitar synth e spesso anche negli attuali. Questo la pone, dicevamo, come vera antesignana delle chitarre synth. Oltre al suono di organo elettronico, la The Organ è anche una “normale” chitarra elettrica, equipaggiata con una coppia di pickup che ricordano lo stile lipstick, con bilanciamento e volume regolabili. L’elettronica è alloggiata dentro allo strumento, in uno scomparto posto sul retro e sotto al largo battipenna che ospita i vari controlli, in questo caso 16 switch e 4 pot, mentre il complesso sistema elettronico è alimentato da un apposito power pack racchiuso in un box nel quale è inserito anche un pedale del volume. Fondamentalmente, gli interruttori rotativi assurgono alla funzione dei drawbars e ciascun “drawbar” può essere inserito o disinserito, il musicista può così aggiungere o sottrarre il numero di “suoni” desiderato e regolare la velocità del tremolo tramite i controlli on board. L’estetica di questo strumento parla da sola e si nota al volo che fu pensato per il mercato Usa (come spesso avveniva con gli strumenti a marchio Godwin): una particolare e moderna versione del doppio Florentine cutaway arricchisce le forme sinuose di questa hollow body interamente costruita in acero con una splendida buca a forma di S e altri cinque sound-holes di varie lunghezze, anche questi con retina argentata ( ormai scoloriti dal tempo ma perfettamente sani), vanno ad ornare il top. Il comodo manico panciuto in 3 pezzi, anch’esso in acero, è assicurato al body da una piastra a 4 viti.I segnatasti di tipo micro dot neri si trovano lateralmente, sul binding che corre ai bordi della tastiera, mentre la bella e moderna paletta stilizzata recante il bel logo Godwin Organ è equipaggiata con le ottime meccaniche Grover Rotomatic. La tastiera in palissandro è dotata di 21 tasti suddivisi in 6 segmenti per altrettanti contatti elettrici individuali. Il ponte è tipicamente regolabile in altezza, con 6 sellette anch’esse regolabili individualmente ed ha copertura poggiamano, mentre il piacevole attaccacorde a trapezio con la G del logo è ancorato con 3 viti. La forma della Organ ha una personalità che si distingue ed ogni particolare è decisamente ben equilibrato: ci troviamo davanti ad un’estetica di grande fascino ed è un peccato non sia stata commercializzata anche come chitarra elettrica hollow body a sé stante perché sicuramente avrebbe riscosso un successo tutto suo. L’endorser più conosciuto di questo strumento fu Peter Van Wood, che ne fu evidentemente tanto entusiasta da dedicargli addirittura un album dal titolo “Van Wood and His Magic Guitar Organ”, facendosi ritrarre in copertina con la The Organ in bella mostra.
Questo splendida e ormai piuttosto rara chitarra è appartenuta sempre alla mia famiglia.
Lo strumento si presenta in eccellenti condizioni ed è perfettamente funzionante. La piastra che collega il manico al body, in questo caso, non reca il numero di serie e la scritta made in Italy, il motivo non lo conosco, ho trovato altre foto di esemplari con questa caratteristica e credo sia stata fatta così. Non dispongo di documentazione ufficiale, ormai persa nel tempo e le serrature del case originale sono state rimosse per la perdita delle chiavi, per il resto la chitarra è davvero in eccellenti condizioni, così come il pedale e la custodia originale. Sul pedale è stata sostituita la spia che segnala l'alimentazione. Chiudi

Luogo: Emilia-Romagna - Parma

Aggiunto a 1 giorno fa e scade il 24 December
ID annuncio: 540675
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