«Non si può decidere dove nascere, ma si può decidere come vivere e io non voglio questo tipo di vita.» Fin dalla prima frase l'autrice ci mostra la forza d’animo e la determinazione di Giulia, protagonista del romanzo. Cresciuta in una famiglia proprietaria di un'importante scuola di gladiatori, la nostra voce narrante racconta la storia del proprio valore come figlia, moglie e madre. Nelle sue memorie trasmette ai posteri come abbia mantenuto limpida la propria virtù e la propria dignità, in una realtà in cui essere donna era sinonimo di una continua scelta tra lottare o subire il proprio destino. Loreta Carnevale, nel suo secondo romanzo, ci trasporta nell'antica Roma all'interno di una famiglia tanto complicata quanto reale, in cui vizi e virtù fanno da raccordo tra passato e un altrettanto problematico presente, suggerendo al lettore un confronto continuo con l'attualità.