Plutarchi chaeronei philosophi historicique clarissimi opuscula 'quae quidem extant' omnia undequaque collecta et diligentissime iampridem... prezzo EUR.400,00 non trattabili Quorum cathalogum mox versa pagina indicabit. Cum amplissimo & rerum & verborum indice Plutarco Melchiorre Sessa Luogo di stampa - Venezia Anno pubblicazione - 1532 Condizione prodotto - Legatura in piena pergamena con titolo calligrafico al dorso in cattive condizioni - pergamena ondulata e molto sporca con macchie, una gora di umidità al dorso, minime mancanze. Strappi e mancanze al rivestimento cartaceo dei contropiatti. Tagli con tracce di polvere e titolo calligrafico al taglio inferiore. Carte ben conservate con rare fioriture e macchie brune - segnaliamo solo minime mancanze senza perdite di testo ai margini inferiore di c6, II7 e LL6 e al margine esterno in p5 e F7; minima mancanza in H8 con perdita di qualche lettera al bordo del testo; in a2, all'elenco dei traduttori, cancellati a penna in nomi di Willibald Pirckheimer, Erasmo da Rotterdam e Filippo Melantone - anche nel testo e nella riga di titolo al di sopra del testo da V6 a II6 i nomi dei traduttori sono cancellati (in alcune cc macchie di inchiostro passano alla c vicina o al verso della c). Testo in latino Pagine - cc (32),536 Formato - In ottavo Dimensioni (cm) - Altezza - 15 Larghezza - 11 Descrizione Rara raccolta dell'Opera omnia di Plutarco tradotto in latino da vari umanisti tra cui Guarino Veronense, Willibald Pirckheimer, Angelo Poliziano, Erasmo da Rotterdam, Filippo Melantone - il proprietario del libro ha espunto con un tratto di penna i nomi di Pirkheimer, Erasmo e Melantone, dall'elenco e dal testo. Il volume è un interessante esempio della produzione dell'editore e librario Veneziano Melchiorre Sessa - le informazioni relative all'edizione compaiono solo al Colophon e non al frontespizio, in cui il titolo è presentato in una bella cornice di puttini e figure mostruose. Al Colophon troviamo - Venetiis - per Io. Ant. & fratres de Sabio - sumptu & requisitione d. Melchioris Sessa, 1532 mense Martio, con la celebre marca tipografica di famiglia del gatto con un topo in bocca e le iniziali M S. Melchiorre Sessa, figlio di Giovanni Battista che diede l'avvio alla sua tipografia in Venezia alla fine del XV secolo, è una interessante figura di editore, stampatore, librario e imprenditore, con contatti con librai di tutta Europa. La sua produzione si concentra su testi classici e contemporanei con criteri legati soprattutto alla possibilità di vendita dei titoli scelti. Il formato prediletto è il libro in ottavo con caratteri romani o corsivi, spesso impreziositi da incisioni che attiravano, anche nel caso dei classici, un pubblico non specialistico. Negli anni '30 del XVI secolo, Sessa concentrò il suo lavoro sull'aspetto editoriale e diede in appalto la stampa dei volumi a diverse tipografie - nel nostro caso a Giovanni Antonio e Pietro Nicolini da Sabbio. Dal punto di vista tipografico notiamo nel nostro volume l'alternanza tra un carattere gotico per le linee di titolo sopra il testo e un carattere romano per il testo; i richiami non compaiono come consueto ad ogni carta, ma solo tra un quaderno e l'altro; all'incipit di ogni opera "lettere guida" al posto dei capilettera incisi che non vennero stampati Disponibilità immediata Pronto per la consegna in 2 giorni lavorativi dalla conferma dell'ordine del prodotto. Milano (MI) Chiudi