STRAORDINARIA STORIA DI ROMA E DEL MONDO CONOSCIUTO
Una panoramica epica del mondo antico dal 264 al 146 a.C., dalla potenza emergente di Roma alla sua egemonia sul Mediterraneo.
Scritto originariamente in 40 libri, il testo rappresenta la PRIMA storia universale mai scritta, abbracciando i paesi conosciuti e rivelando la forza di Roma e della sua politica, che ha influenzato l'Italia, la Spagna, la Sicilia, l'Africa, la Grecia e oltre.
Un'edizione preziosa tradotta dall'umanista Lodovico Domenichi, dedicata al duca di Firenze, Cosimo de Medici.
STC BM XVI sec., It., 531; Brunet, IV, 791; Graesse, V, 396; USTC 850255; EDIT16 CNCE 26458; OPAC SBN IT\\ICCU\\BVEE\\009725. Non in Adams.
In vendita online 850 euro.
CONTENTS
Con questo importante lavoro, originariamente scritto in 40 libri, lo storico greco si propose di narrare come in meno di 53 anni (cioè dal 220-19 al 168-7) i Romani sottoposero al loro predominio il mondo conosciuto. La sua fu la prima storia universale che mai sia stata scritta; universale, s'intende, nel senso che abbracciava, almeno virtualmente, tutti i paesi conosciuti.
Nella storia di P. il nesso tra le vicende d'Italia, di Spagna, di Sicilia, d'Africa, di Grecia, di Macedonia, d'Asia, di Siria e d'Egitto è dato dalla politica romana che in tutte queste regioni operava con le arti della pace o della guerra; tutte sottoponendole al predominio di Roma, sicché c'è nell'opera un filo conduttore e un idea dominante.
Le Storie (in greco antico: ????????) erano composte in prosa e suddivise in quaranta libri, dei quali solo i primi cinque sono pervenuti a oggi nella loro interezza e narrano la storia universale del periodo fra il 264 e il 146 a.C., incentrandosi sul percorso di Roma verso l'egemonia sul Mediterraneo. A partire dal Sacco di Roma compiuto da Brenno (330 a.c.), giunge, nel quinto Libro, all'anno 216.
Polibio (Megalopoli, 206 a.C. circa – 118 a.C.) è stato uno storico greco antico.
Studiò in modo particolare il sorgere della potenza della Repubblica romana, che attribuì all'onestà dei romani ed all'eccellenza delle loro istituzioni civiche e militari. Nelle sue Storie, si rivela particolarmente importante il suo resoconto della Seconda guerra punica e della Terza guerra punica fra Roma e Cartagine, nonché del periodo dell'impero.
E' la sintesi tra il concetto di storia di Roma e di storia universale, mentre dava a quello un valore nuovo, dava a questo una organicità cui non era stato capace fino allora di assurgere. (per ulteriori informazioni, si veda Polìbio di Megalopoli nella Enciclopedia Treccani Online).
L'umanista Lodovico Domenichi, che lavorò non solo per il Giolito, ma anche per il Torrentino a Firenze, fu autore di questa traduzione, la quale era dedicata al duca di Firenze Cosimo de Medici. Si tratta del quinto anello della collana di classici greci curata da Tommaso Porcacchi, rinomato uomo di lettere e geografo, sulla quale il DBI Treccani fornisce una delucidazione più che esaustiva: la più importante impresa editoriale ideata da Porcacchi per Giolito fu la Collana historica de greci (o Historici greci, o semplicemente Collana historica). Il progetto si proponeva di offrire una selezione di storici antichi in versioni volgari di qualità, destinate a un pubblico desideroso di accostarsi ai classici, ma sprovvisto della formazione necessaria per leggerli in edizione filologica. La Collana aveva un organizzazione precisa. Le opere erano divise in due serie: l una composta da storici greci antichi («anelli»), l'altra da trattati contemporanei attinenti ad argomenti militari («gioie»), che avrebbero dovuto intrecciarsi alle opere antiche, illustrandone e approfondendone le tematiche.
Variante A (var. B con data 1653 al frontesp.) della terza edizione veneziana, edita da Gabriele Giolito de Ferrari, il quale pubblicò anche le precedenti due (nel 1545 e 46), della traduzione italiana delle Storie di Polibio di Megalopoli (200-120 a.C.).
Il volume fa parte della celebre "Collana historica" che secondo Treccani è il "primo esempio in Italia di pubblicazioni a forma di collezione e secondo un piano metodico, che poi ebbe in tempi posteriori innumeri applicazioni e vaste affermazioni".
CONDITION REPORT
Marca tipografica al frontespizio ed in fine volume. Legatura posteriore in pergamena, unghiatura e titolo manoscritto al dorso liscio, tagli a spruzzo rosso qualche macchia al margine delle prime carte. Nota di possesso cancellata al frontespizio rinforzato al retro con due piccoli inserti senza perdita di testo.
*8 *6 A-2L8; [28], 546 [2] pagine. Testi in corsivo, titoli in carattere romano. Grande segno di Giolito de Ferrari al frontespizio entro ovale, con entrambi i motti del celebre stampatore. Marca e nota tipografica ripetute al colophon, sotto il registro. Iniziali, testate e finimenti istoriati ed ornati.
Un ottima copia.
FULL TITLES & AUTHORS
Polibio historico greco dell'imprese de Greci, de gli Asiatici, de Romani, et d'altri. Con due fragmenti delle Republiche, et della grandezza di Roma, & con gli undici libri ritrovati di nuovo…
Venezia, Appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1563 (nota al colophon datata 1562).
POLYBIUS (trad. DOMENICHI, Lodovico; cur. PORCACCHI, Tommaso). Chiudi
Luogo: Lombardia - Brescia
Aggiunto a 12 giorni fa e scade il 11 December
ID annuncio: 366717
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