(RARITAgrave ASSOLUTA) I 22 ARCANI MAGGIORI DEI TAROCCHI IN ARGENTO. PEZZO UNICO.
2.220 EUR
(RARITÀ ASSOLUTA) IL MAZZO DEI 22 ARCANI MAGGIORI DEI TAROCCHI REALIZZATI A SBALZO IN ARGENTO MASSICCIO! PEZZO UNICO DA COLLEZIONE FIRMATO. EPOCA 1977.
“Serie I TAROCCHI – 22 pezzi. Realizzati da FCCRD – TORINO 1977 pezzo unico” (Inciso al retro della <Carta> 2 LA PAPESSE).
Com’è noto, i Tarocchi sono un mazzo di carte da gioco, generalmente composto da 78 carte, la cui origine risale alla metà del XV secolo nell'Italia settentrionale. I tarocchi si diffusero in varie parti d'Europa e raggiunsero il periodo di maggior diffusione tra il XVII e il XVIII secolo.
Il tipico mazzo di tarocchi è composto da un mazzo di carte tradizionali a cui si aggiungono ventuno carte dette Arcani Maggiori o Trionfi e una carta singola detta Il Matto. Il mazzo di carte tradizionali è diviso in quattro semi (italiani o francesi) di quattordici carte, dall'asso al dieci più quattro figure, dette anche "onori" o "carte di corte": Re, Regina, Cavaliere e Fante. I Trionfi sono generalmente illustrati con figure umane, animali e mitologiche e sono numerati da 1 a 22, spesso in numeri romani. Esistono varianti in cui il numero di carte è ridotto, per esempio il tarocchino bolognese o il tarocco siciliano, oppure aumentato come nelle Minchiate.
Nella terminologia introdotta dalle teorie esoteriche i Trionfi e il Matto sono detti collettivamente Arcani Maggiori, mentre le altre carte sono dette arcani minori. Nei mazzi moderni sono ventuno carte, generalmente numerate da 1 a 21, più il Matto, che nel gioco di carte è una carta che ha un ruolo particolare. Nella cartomanzia gli Arcani Maggiori costituiscono le carte più dense di significato esoterico.
Elenco degli Arcani Maggiori
1 - Il Bagatto (anche chiamato Il Mago o L'Alchimista)
2 - La Papessa
3- L'Imperatrice
4- L'Imperatore
5 - Il Papa
6 - Gli Amanti
7 - Il Carro
8 - La Giustizia (al numero 11 nei tarocchi Rider-Waite per la cartomanzia e nei mazzi successivi)
9 - L'Eremita (o il Tempo)
10 - La Ruota
11 - La Forza (al numero 8 nei tarocchi Rider-Waite per la cartomanzia e nei mazzi successivi)
12 - L'Appeso
13 - La Morte (conosciuto anche come L'Arcano senza nome)
14 - La Temperanza
15 - Il Diavolo
16 - La Torre
17 - La Stella
18 - La Luna
19 - Il Sole
20 - Il Giudizio (anche chiamato l'Angelo)
21 - Il Mondo
0 - Il Matto
Nati come gioco e passatempo di corte, della creazione degli appositi mazzi dei tarocchi furono naturalmente incaricati gli artisti di corte. Molti di quei mazzi, più o meno completi, sono giunti ai nostri giorni tra i quali, famosi, sono quelli dei Visconti. Artisti rinascimentali famosi vi si sono cimentati, come Bonifacio Bembo, Andrea Mantegna e Sandro Botticelli. Ma anche in tempi più recenti i temi proposti da queste carte hanno stimolato vari artisti: Renato Guttuso, Leonor Fini, Gian Paolo Dulbecco, Franco Gentilini, Ugo Pierri, Emanuele Luzzati, e molti altri.
Gli Arcani Maggiori che compongono questo spettacolare e prezioso <Mazzo> (PEZZO UNICO E IRRIPETIBILE MAI COMPARSO SUL MERCATO!) sono realizzati interamente a mano con tecnica a fusione su lamina di argento 800/1000 di titolo (punzone 800 al retro di ogni <carta>); sul retro della <Carta> 17 – L’ETOILE, oltre al citato punzone “800” compare un altro marchio: “0”. Nella composizione così come nella stilizzazione artistica gli Arcani sembrano essersi ispirati principalmente al prototipo del Mazzo di Tarocchi di Marsiglia [*] del quale mantengono l’ordinamento e la numerazione in cifre arabe, pur con evidenti varianti interpretative e iconografiche. Le singole piastre o <Carte> hanno tutte le stesse misure (cm. 6,6 x 4,6), la faccia retrostante è liscia e reca il punzone titolatore del metallo: argento 800/1000. Dall’esame iconografico e dal tipo di realizzazione del manufatto (fusione d’argento e successiva lavorazione a sbalzo e cesellatura), oltre che dal punzone stesso, si può evincere che il Mazzo degli Arcani Maggiori è di manifattura Italia ed è databile agli Anni Settanta.
Sul retro della <Carta> 2 LA PAPESSE è infatti incisa a mano a punta di cesello la scritta: “Serie I TAROCCHI – 22 pezzi. Realizzati da FCCRD – TORINO 1977 pezzo unico”.
Ancora non identificato l’Autore materiale di questo rarissimo Pezzo Unico (FCCRD) realizzato forse su specifica commissione privata, certamente uno degli abilissimi artigiani argentieri che in quei formidabili Anni Settanta lavorò per le più prestigiose Gioiellerie torinesi quasi Fasano, Palmerio, Zendrini, Rocca e poche altre, ormai quasi tutte scomparse!
Ottimo lo stato di conservazione quasi pari al nuovo in quanto le lastre conservano ancora la loro velina protettiva. VERA E PROPRIA RARITÀ DA GRANDE COLLEZIONE D’ARTE, PEZZO UNICO ED INTROVABILE SUL MERCATO. OGGETTO DAVVERO <MAGICO>!
Provenienza: ex Collezione Privata Paolina Garosci D'Aquino, in arte Poly D'Aquen Torino. [**]
DIMENSIONI
Misure delle <Carte> in argento: cm. 6,6 x 4,6 x 0,3>0,1 circa.
Peso medio di ognuna delle <Carte> grammi 23,6 circa.
Peso complessivo (22 <Carte>) grammi 507.
€ 2220 + 20 spese di spedizione tramite Corriere DHL con tracciamento del pacco e Assicurazione. Disponibili altre foto su richiesta, via mail. LEGGERE ATTENTAMENTE LA DETTAGLIATA DESCRIZIONE DELL’ARTICOLO IN VENDITA. GRAZIE.
[*] I tarocchi di Marsiglia
Non abbiamo riferimenti per la datazione dei tarocchi di Marsiglia così chiamati per la città della Francia che ha goduto di una posizione di monopolio nella produzione di questo tipo di carte pur non avendole inventate; sebbene i primi mazzi conosciuti risalgano al XVIII secolo, lo stile delle carte a semi italiani fa propendere per l'origine latina di questo tipo di mazzo, probabilmente diffusosi dalla Lombardia in territorio francese. Uno dei modelli più conosciuti dei tarocchi di Marsiglia fu inciso su legno dal francese Claude Burdel nel 1751. Egli aveva contrassegnato Il Carro con le sue iniziali, mentre la sua firma per esteso compare sul 2 di denari. Le figure sono intere, e - relativamente agli Arcani maggiori - recano la denominazione in francese e sono contrassegnati da numeri romani. La morte non aveva nome. Le scritte erano in un francese sgrammaticato, spesso privo di accenti e apostrofi. Gli abiti delle figure, pur nella loro forte stilizzazione, si riferiscono a prototipi rinascimentali. Il mazzo fu poi rielaborato correttamente dal francese Grimaud, e ristampato nel XIX secolo.
[**] Cfr. CORRIERE DI CHIERI del 19/10/2016: “Pecetto – All’età di 93 anni è morta Paolina D’Aquino, in arte Poly D’Aquen: poliedrico personaggio, impegnata nell’arte e nel sociale. Durante la Seconda guerra mondiale aveva prestato servizio come infermiera, per curare i feriti: da allora la spinta alla solidarietà non l’aveva più abbandonata. In parallelo, ha sviluppato gli altri suoi talenti diventando architetto paesaggista, musicista e pittrice di fama internazionale.
È considerata la caposcuola del surrealismo psicologico europeo, corrente pittorica che indaga le sofferenze umane attraverso le forme e un particolare uso del colore. I suoi quadri sono stati esposti dal Giappone alla Spagna, dagli Stati Uniti al Medio Oriente.”
Tel: 3474515616
Luogo: Piemonte - Torino
Aggiunto a 1 giorno fa e scade il 27 December
ID annuncio: 233189
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