Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia delleconomia
8 EUR
Libro FOTOCOPIATO Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia.
«I libri, che s'intitolano filosofie del diritto, contengono un vario, e spesso assai pregevole, materiale di dati storici, di schematismi giuridici, di critiche circa istituti sociali e di proposte riformatorie; o anche importanti vedute filosofiche generali. Ma tutto ciò resta fuori della mia indagine. Io debbo fermarmi soltanto a quelle parti di essi, - talora, poche pagine introduttive, o qualche capitolo o paragrafo, che si cela quasi vergognoso nella selva delle discussioni estranee, - nelle quali si cerca di stabilire il fondamento o il concetto del diritto. Proprio queste trattazioni del problema peculiare e fondamentale del diritto mi hanno destato sempre i maggiori dubbi. Pare a me, come già ad altri, che si sia ancora, per questo riguardo, press'a poco nella condizione in cui si era alla fine del secolo decimottavo; quando Kant, parlando nella Critica della ragion pura della difficoltà delle definizioni, notava che i giuristi cercavano sempre, ma non erano riusciti ancora a trovarne una pel diritto. Il rapporto di diritto e morale, che il giurista von Jhering chiamava il capo Horn (o capo delle Tempeste) della scienza giuridica, mi sembra, in verità, il capo dei Naufragi. L'indole dell'attività giuridica rimane ancora oscura, e non si è riusciti a distinguerla davvero da quella dell'etica. - Se non si è riusciti, - si potrebbe dire, - gli è che la distinzione non esiste; e la filosofia del diritto dev'essere puramente e semplicemente assorbita nell'etica. Ma a questa conclusione resiste ostinatamente una certa confusa coscienza, che è in tutti, dell'elemento differenziale, che il diritto contiene rispetto alla morale. E le si oppone poi con energia tutta la storia della filosofia del diritto, la quale è sorta appunto dalla necessità di fissare la distinzione di diritto e morale.»