SENZA FAMIGLIA, Ettore Malot, EDITRICE BOSCHI-MILANO Novembre 1956.
8 EUR
HECTOR MALOT
SENZA
FAMIGLIA
EDITRICE BOSCHI-MILANO
Novembre 1956
ROMANZO PER RAGAZZI
COLLANA
CLASSICI DELLA GIOVENTU'
N. 10
VERSIONE DI
G. BELLEZZA
ILLUSTRAZIONI DI
G. PEREGO
Copertina rigida editoriale in brossura, pagine 139, formato cm. 17 x 24,5.
Stato di conservazione: OTTIMO COME MOSTRANO LE FOTO
Hector Malot (La Bouille, 20 maggio 1830 – Fontenay-sous-Bois, 17 luglio 1907) è stato uno scrittore francese.
Dopo aver studiato giurisprudenza a Rouen e Parigi, si appassionò alla letteratura lavorando come critico teatrale per il Lloyd Francais e come critico letterario per L'Opinion Nationale.
Il suo primo romanzo, Les Amants (Gli amanti), venne pubblicato ne 1859. Malot scrisse più di 70 opere, la più conosciuta delle quali è senza dubbio Senza famiglia (Sans Famille, 1878), che racconta i viaggi di Remi, un bambino falsamente orfano venduto al musicante di strada Vitali quando aveva 10 anni.
Sans Famille divenne molto famoso come libro per ragazzi sebbene non fosse stato inteso da Malot come tale. Del romanzo vennero tratti due adattamenti cinematografici dal titolo omonimo: (la prima di produzione francese nel 1934 e la seconda italiana, una decina di anni dopo) e, nel 1977, un anime giapponese divenuto popolare in italia: Remì le sue avventure (Rittai anime ie naki ko Remi). Sempre dallo stesso romanzo, nel 1996 la Nippon Animation trasse un'altra serie animata dal titolo Dolce piccola Remì.
Inoltre nel 1978 venne prodotto dalla Nippon Animation Peline story una serie animata tratta questa volta da In famiglia (En famille, 1893), un'altra famosa opera di Malot, incentrata sulla figura di Peline (Perrine) e il suo difficile viaggio di ritorno in Francia alla ricerca del nonno.
Malot annunciò il suo ritiro nel 1885, ma già l'anno successivo pubblicò la novella L'amour Dominateur e la sua autobiografia Le Roman de mes Romans (Il romanzo dei miei romanzi).
Senza famiglia (Sans famille) è un romanzo dello scrittore francese Hector Malot del 1878.
Remì (diminutivo di Remigio) è un bambino di 8 anni il quale scopre un giorno che quella che ha sempre creduto essere sua madre, la signora Barberin, lo adottò invece a Parigi quando era ancora un neonato. Per problemi familiari congiunti a malanni di salute del patrigno, si trova ora a dover lasciare questa famiglia e viene affidato alle cure del maestro Vitali, un artista di strada che gira la Francia con una compagnia fatta di piccoli animali e strumenti musicali.
Il fatto si inserisce a pieno in una pratica diffusa due secoli fa, con tante compagnie girovaghe nelle grandi città europee provenienti quasi esclusivamente dal Ducato di Parma, poi successivamente anche dal Molise e dalla Lucania. Per Remì inizia un'avventura epica che lo porterà a ritrovare alfine la sua vera famiglia.
La compagnia di Vitali è formata da tre cani ammaestrati, tra cui Capi (dalla parola 'capitano', questo è il suo ruolo nel piccolo branco), Zerbino e Dolce, nonché dalla scimmietta Joli-Coeur. Col tempo il rapporto tra Remì e Vitali diventa sempre più affettuoso e familiare. A Tolosa, per difendere Capi dal maltrattamento di un poliziotto, Vitali viene arrestato e condannato ad un periodo di detenzione, durante il quale il piccolo Remì gira solo per la Francia fino ad incontrare il battello della signora Milligan, dama inglese che risale i canali della Loira col figlio infermo Arthur.
Uscito Vitali di prigione, la compagnia si riforma e dopo aver toccato Parigi, si avvia per passi innevati dal rigido inverno, dove Zerbino e Dolce vengono uccisi dai lupi, Joli-Coeur muore di polmonite, mentre Vitali, per proteggere Remi febbricitante, lo copre col suo corpo e col mantello, ma muore lui stesso per il freddo. Poco dopo Remì scoprirà un manifesto che gli rivela la vera identità di Vitali, quella di un grande cantante dei teatri italiani. Dopo aver girovagato per tutta la Francia, Remì incontra a Parigi un piccolo violinista italiano, Mattia con cui forma una nuova piccola compagnia. A Londra Remì incontra la signora Milligan e scopre di essere suo figlio.
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