SPETTACOLARE SPILLA IN ARGENTO E SMALTI FIRMATA CATHERINE POPESCO.

120 EUR

Spettacolare grande Spilla in argento massiccio di alto titolo (testato mediante liquido di reazione Red Test) e smalti policromi raffigurante un ramo di ciliegio con frutti e foglie. Francia, XX secolo.

La Spilla raffigura con estremo realismo un ramo di ciliegio con tre frutti maturi e tre foglie interamente smaltati a vivaci colori, mentre il tralcio della pianta è lasciato al naturale in argento cesellato e scolpito. Al retro vi è la targhetta ovale con la scritta “CATHERINE POPESCO FRANCE”.
La chiusura a spillo è a “galletto” con rotazione di sicurezza.
Come nuovo questo Gioiello esclusivo di grande effetto. PEZZO UNICO E INTROVABILE!

DIMESIONI
Grandissimo il formato della Spilla: cm. 9 x 5 x 1 circa. Peso grammi 20.

€ 120 + 20 spese invio tramite Corriere DHL con tracciamento del pacco e Assicurazione. Disponibili altre foto su richiesta mediante mail.

Elvira Popescu, nota anche con lo pseudonimo di Elvire Popesco (Bucarest, 10 maggio 1894 – Parigi, 11 dicembre 1993), è stata un'attrice rumena naturalizzata francese, insignita con il titolo di commendatore della Legion d'onore nel 1989. Nacque il 10 maggio del 1895 a Colentina, località nei pressi di Bucarest che dal 1939 è diventata un quartiere della capitale rumena. Figlia di Gheorghe e Maria Popescu, ricchi mercanti, visse un'infanzia felice. Fino ai 17 anni studiò nel pensión (in passato, istituto scolastico privato accessibile ai bambini e ragazzi delle classi sociali più abbienti, in cui gli studenti venivano ospitati nel periodo scolastico), avvicinandosi all'arte drammatica grazie allo zio, l'attore Ion Nicolescu, che si accorse subito del suo talento. Proseguì al Conservatorio di arte drammatica di Bucarest come allieva di Constantin I. Nottara e Aristizza Romanescu. Fece il suo debutto a soli sedici anni sul palcoscenico del Teatro Nazionale di Bucarest ricoprendo il ruolo di Ileana Cosânzeana nello spettacolo teatrale În?ir?-te m?rg?rite di Victor Eftimiu. Presa la laurea, entrò a far parte della troupe del Teatro Nazionale di Bucarest.
Dopo il suo debutto al Teatro nazionale nel 1910, conobbe un suo collega, il comico Aurel Athanasescu (1890-1965), che divenne il suo primo marito e con il quale ebbe l'unica figlia, Tatiana. Divorziarono dopo alcuni anni e lei sposò in seconde nozze il politico liberale Ion Manolescu-Strunga, sottosegretario di stato presso il Ministero dell'agricoltura e ministro dell'Industria e commercio dal 1934 al 1935 (che morirà nel carcere di Sighet il 19 aprile 1951). Nel settembre del 1939 si sposò per la terza volta con Maximilien Sébastien, barone e poi conte di Foy (1900-1967), discendente del pittore François Gérard. Si vociferò a lungo che il re Ferdinando I di Romania fosse follemente innamorato di lei.
Dal 1923 al 1937 ebbe una storia d'amore con Louis Verneuil, di cui era diventata la musa e l'attrice prediletta, che dopo l'esilio negli Stati Uniti durante la guerra, tornò in Francia e nonostante i successi professionali, depresso, si tolse la vita il 3 novembre 1952 al Grand Hotel Terminus, situato vicino alla Gare Saint-Lazare a Parigi.
Venne considerata una delle ispiratrici di Matisse per il dipinto La blouse roumaine del 1940, assieme a Hélène Vacaresco, Anna de Noailles e Marthe Bibesco per via dell'amicizia che le legava al pittore.
A 84 anni, la donna soprannominata "il vulcano", riprese il suo ruolo in La Mamma, scritta per lei da André Roussin nel 1957.
Dagli anni '80, il suo salone mondano nella tenuta a Mézy-sur-Seine (ed in seguito in avenue Foch, a Parigi) fu frequentato da tout-Paris: personalità letterarie, artistiche, politiche e finanziarie tra cui André Roussin, Sacha Guitry, Guy de Rothschild, Pierre Cardin, Jacques Chirac, Valéry Giscard d'Estaing.
L'attrice acquistò dallo stilista Paul Poiret, in bancarotta in seguito al fallimento della sua casa di moda, la villa di Mézy-sur-Seine dove visse dal 1930 (alcune fonti riportano 1933) al 1985. Progettata dall'architetto Robert Mallet-Stevens e mai abitata dallo stilista in quanto incompiuta per mancanza di fondi, venne ristrutturata dall'architetto Paul Boyer. Chiamato da Elvira Popescu per rendere l'edificio abitabile, Boyer fece dei cambiamenti nel progetto originale, introducendo elementi dell'art déco. Considerata un capolavoro del moderno in Francia, fu dichiarata monumento storico nel 1984. Chiudi

Tel: 3474515616

Luogo: Piemonte - Torino

Aggiunto a 1 giorno fa e scade il 27 December
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