SQUISITA MINIATURA RITRATTO DI DAMA FIRMATA DA GIOVANNI BASILE ROI (1866-1921).

850 EUR

Superlativa Miniatura di squisita fattura con Ritratto a mezzo busto di una Giovane Dama in vesti teatrali, firmata ROY (1866-1921). Epoca ultimo quarto del XIX secolo.

Bellissima Miniatura ovale che ritrae molto probabilmente una nota attrice del Teatro d’Opera in sontuose e sgargianti vesti di scena ritratta a mezzo busto e firmata “ROY” sulla destra. La Miniatura porta la sua cornice di legno originale che sul retro conserva la sua copertura in carta da parati e un talloncino d’epoca con un numero d’ordine di una Collezione Privata (“N° 2389.11”. Superlativa l’esecuzione tecnica e bellissimo il soggetto ritratto con rara grazia e freschezza. Al retro della Miniatura è altresì incollato un ritaglio biografico tratto dal volume “Il mercato artistico italiano 1800 – 1900. Repertorio Nazionale dei valori e delle vendite”, Editrice. Pinacoteca, Torino, 1971.
Ottimo lo stato di conservazione di questa preziosa Miniatura che è protetta dal suo vetro originale leggermente bombato. Perfetta e preziosa. OGGETTO DI GRANDE FASCINO E BELLEZZA. PEZZO UNICO DA GRANDE COLLEZIONE.

DIMENSIONI
Misure della Miniatura: cm. 5,3 x 4,2 circa. Misure della cornice coeva: cm. 12 x 10,8. Peso grammi 88.

€ 850 + 25 spese invio tramite Corriere DHL con tracciamento del pacco e Assicurazione. Disponibili altre foto su richiesta, via mail.


ROI (ROY) GIOVANNI BASILE, Heidelberg (Germania) 1866 - Ferrara 1921, si manifestò artista valido e precoce, esponendo a Roma a soli quindici anni. Fu avviato alla pittura dal padre, Pietro Roi (*); si perfezionò all'Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 1889 compì un viaggio di studio a Torino, Parigi, Londra. I primi dipinti testimoniati dalle fonti (Il naufragio di un'anima, Cristo e Prometeo, Le catacombe) rivelano un aggiornamento sulle tematiche mistiche e simboliste, nonostante il suo linguaggio figurativo si sia attenuto, anche in seguito, ai modi del Realismo tardo-ottocentesco. Si dedicò anche alla scena di genere (Scena veneziana: la perlaia, 1890 ca.; Preparazione alla Santa Messa; Canto Gregoriano, tutti in Collezione Privata) con fortunate scene di fanciulli (Le gioie del mare, I giovani delfini, entrambi in Collezione Privata). Ormai universalmente riconosciuta la sua arte di ritrattista, fu chiamato a ritrarre i personaggi del bel mondo di allora, in Italia e all’estero.
A Vienna poté godere, fino al 1915, della protezione dello zio, l'ambasciatore russo conte F. Kapnist, affermandosi come ritrattista, caro all'alta società internazionale. Fra i ritratti dei familiari si ricorda Bianca Corolla (Ferrara, castello Estense).
I suoi quadri vennero ampiamente riprodotti da noti editori e giornali. La sua arte fu nell’armonia di colore, luci, proporzioni, a convergere in una dimensione di esaltante bellezza.
Così si legge nel già citato “Il mercato artistico italiano 1800 – 1900”:
«PREZZI: da 500.000 lire a 2.000.000 di lire e più si valutano le sue composizioni di figura, quasi introvabili. Mercato ottimale: Ferrara e anche Roma.»
Cfr. anche “La pittura di Pietro Roi e del figlio Giovanni Basile Roy”, AlbaneseArte, Vicenza , 1986 – Catalogo della Mostra presente nella Biblioteca d'arte "Sergio Molesi" - Museo Revoltella.
Inoltre: “Disegni di Pietro Roi e del figlio Giovanni Basile (dalla collezione Tisbo di Lendinara)”, a cura di L. Scardino, Liberty House, 1993.


(*) ROI, Pietro. - Pittore, nato il 23 ottobre 1819 a Sandrigo, morto nel 1896 a Venezia. Studiò all'Accademia di belle arti a Venezia e a Venezia eseguì nel 1841 lavori diversi e ritratti. Nel 1843 si recò a Roma, dove subì profondamente l'influenza del Minardi, del Consoni e dell'Overbeck. Dopo numerosi viaggi all'estero fissò a Venezia la sua dimora. Si dedicò con uguale trasporto alla pittura storica, al ritratto e al paesaggio.
Fra le sue opere più notevoli: Il conte Luigi da Porta prende commiato dalla famiglia prima della battaglia; La giovane donna con la figlioletta; S. Dorotea; Una visione di S. Giuseppe; S. Pietro e Paolo; Dopo la battaglia di Benevento, Manfredi sconosciuto; Il cadavere di Manfredi riconosciuto da Carlo d'Angiò, premiato all'esposizione di Firenze nel 1861; Tiziano e Paolo Veronese; Romeo e Giulietta; Dolore; Canto d'Anrore. Ottimo il suo autoritratto agli Uffizî di Firenze. Buon coloritore e disegnatore accurato, non sacrificò mai alla realtà, che pure guardò acutamente secondo il programma dei puristi, una certa poesia.
Bibliografia: C. Boito, Scultura e pittura d'oggi, Torino 1877, p. 113; Su tre dipinti di Pietro Roi vicentino, in Album, IX (1853), pp. 9-11; Catalogo della mostra del ritratto italiano, Firenze 1911, pp. 68, 255; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934 (con bibl.); A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'800, Milano 1934.
[Jole Carnemolla - Enciclopedia Italiana (1936)]

Tel: 3474515616

Luogo: Piemonte - Torino

Aggiunto a 21 giorni fa e scade il 1 August
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