Tommaso Garzoni - Lhospidale de pazzi incurabili - 1586
170 EUR
Il libro presanta alcune tarlature, come mostrato in foto. Le fotografie sono imparziale e obbiettive, nessun difetto è stato nascosto.
Pagine: 13+256+28.
L’Hospidale de’ pazzi incurabili di Tomaso Garzoni da Bagnacavallo (1549-1589) fu pubblicato nel 1586 simultaneamente a Venezia, Ferrara e Piacenza, a dimostrazione della consolidata fama dell’autore. La narrazione consiste in una visita offerta ai lettori dietro compenso di una moneta da 20 soldi a un manicomio universale nelle cui sale sono rinchiusi i rappresentanti antichi e contemporanei delle più diverse forme di follia.
Il centro dell’ospedale è costituito dai “Re dei Pazzi” cioè dai pazzi vanagloriosi, a cui l’autore dedica il quindicesimo discorso dei trenta di cui è composta la prima parte dell’opera. Ciascuna tipologia di pazzia è raccontata attraverso un Discorso a cui segue l’Orazione a una divinità, un nume tutelare a cui i visitatori possono rivolgere particolari esortazioni al fine di far ottenere la guarigione ai poveri malati. Esiste anche una sezione al femminile, che l’autore circoscrive in un unico Ragionamento, le cui tipologie di follia risultano identiche a quelle degli uomini, ma con la variante che alle donne non è offerta la possibilità di guarigione, data la mancanza delle Orazioni. Mentre ciascun Discorso si esprime con esempi di personaggi maschili tratti dalla storia e dalla cronaca del tempo, gli stessi nomi delle donne - ad esempio Domitilla Feronia, Ostilia Mutinense - denunciano la non appartenenza a contingenze storiche, mentre le Imprese poste sopra le loro celle hanno lo scopo di rappresentare la tipologia di follia di cui ciascuna di esse è affetta, da individuare da parte dei visitatori attraverso l’interpretazione visiva delle Imprese stesse unitamente ai ragionamenti verbali riferite a ognuna di loro. Le diverse forme di pazzia non sono inserite dall’autore secondo un preciso piano logico-classificatorio, mentre appare evidente la concretezza architettonica dell’edifico con le camere dislocate da destra a sinistra e con celle poste “di sotto” o “più abbasso” sino a giungere all’ultima camera, quella di Ostilia Mutinense, tormentata da pazzia diabolica e situata appunto nella parte più bassa dell’edificio, lì concepita appositamente per creare l’idea della discesa infernale, verso una pazzia senza nome.
L’opera, che si apre con una Dedica a cui seguono due Sonetti, introduce i Discorsi mediante un Prologo dell’Autore a’ Spettatori. È in questo Prologo che troviamo il primo riferimento ai tarocchi laddove il Garzoni al paragrafo 6 ironicamente scrive “…quei matti da tarocco che si stimano Nestori”, ossia quelle persone senza qualità che si credono essere dei saggi. Figlio del re di Pilo Neleo e di Cloride, Nestore divenne infatti famoso per essere stato il più vecchio e il più saggio combattente sotto le mura di Troia ed ancora oggi molti modi di dire lo citano come sinonimo di “vecchio saggio”.
wormholes, as shown in the photo. The photographs are impartial and objective, no defects have been hidden.
Pag: 13+256+28
The Hospital of the Incurable Crazy by Tomaso Garzoni da Bagnacavallo (1549-1589) was published in 1586 simultaneously in Venice, Ferrara and Piacenza, demonstrating the consolidated fame of the author. The narrative consists of a visit offered to readers for a fee of a 20 sous coin to a universal mental asylum in whose rooms ancient and contemporary representatives of the most diverse forms of madness are locked up.
The center of the hospital is made up of the "Kings of Madmen", that is, the vainglorious madmen, to whom the author dedicates the fifteenth speech of the thirty that make up the first part of the work. Each type of madness is told through a speech followed by a prayer to a deity, a tutelary deity to whom visitors can make particular exhortations in order to obtain healing for the poor sick. There is also a female section, which the author circumscribes in a single Reasoning, whose types of madness are identical to those of men, but with the variant that women are not offered the possibility of healing, given the lack of Orations. While each Speech is expressed with examples of male characters taken from history and the news of the time, the very names of the women - for example Domitilla Feronia, Ostilia Mutinense - denounce their non-belonging to historical contingencies, while the Companies placed above their cells have the aim of representing the type of madness from which each of them is affected, to be identified by visitors through the visual interpretation of the Companies themselves together with the verbal reasoning referring to each of them. The different forms of madness are not inserted by the author according to a precise logical-classification plan, while the architectural concreteness of the building is evident with the rooms located from right to left and with cells placed "below" or "lower" up to reach the last room, that of Ostilia Mutinense, tormented by diabolical madness and located in the lowest part of the building, specifically conceived there to create the idea of ??the infernal descent, towards a nameless madness. Chiudi
Luogo: Lombardia - Como
Aggiunto a 19 giorni fa e scade il 5 December
ID annuncio: 357849
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